Con la Legge regionale n. 15 del 2 dicembre 2015 “Riordino del servizio idrico integrato ed istituzione dell’Ente Idrico Campano”, la Regione Campania ha individuato un ambito territoriale unico di dimensioni regionali, suddiviso in ambiti distrettuali corrispondenti agli esistenti ambiti territoriali ottimali:

a) Ambito distrettuale Napoli, comprendente trentadue comuni ricadenti nel territorio della Città metropolitana di Napoli;
b) Ambito distrettuale Sarnese-Vesuviano, comprendente cinquantanove comuni della Città metropolitana di Napoli e diciassette della provincia di Salerno;
c) Ambito distrettuale Sele, comprendente centoquarantadue Comuni della provincia di Salerno, due Comuni della provincia di Avellino e un Comune ricadente nel territorio della Città Metropolitana di Napoli;
d) Ambito distrettuale Caserta, comprendente tutti i Comuni della provincia di Caserta;
e) Ambito distrettuale Calore Irpino, comprendente tutti i Comuni della provincia di Benevento e centodiciassette Comuni della provincia di Avellino.
Gli ambiti distrettuali coincidono con l’area di affidamento del servizio idrico integrato come previsto dal comma 2 bis dell’art. 147 del D.Lgs. 152/2006.

Funzioni di governo dei bacini/ambiti

L’ente di governo dell’ambito unico regionale è l’Ente Idrico Campano (EIC), individuato dalla L.R. 15/2015. All’EIC aderiscono obbligatoriamente tutti i Comuni del territorio campano approvando una delibera di presa d’atto entro il termine di quindici giorni dalla pubblicazione dello Statuto da parte della
Giunta Regionale che, a tal fine, deve provvedere  con apposita delibera entro quindici giorni dalla data dientrata in vigore dalla L.R. 15/2015 (pubblicata sul BURC il 3 dicembre 2015).
L’EIC ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotato di autonomia organizzativa, amministrativa e contabile; sono organi dell’EIC: il Presidente, il Comitato esecutivo, il Direttore generale, i Consigli di distretto e il Collegio dei revisori dei conti. In particolare:

  • il Consiglio di Distretto è formato da 30 sindaci eletti all’interno dell’assemblea composta dai primi cittadini dei comuni ricadenti in ciascun Ambito Distrettuale; ha funzioni prevalentemente propositive e consultive ed elegge al proprio interno un coordinatore;
  • il Comitato Esecutivo è l’organo deliberante formato da venti membri: i cinque coordinatori dei Consigli di Distretto e quindici sindaci eletti dai Consigli stessi tra i propri componenti. Il Comitato, tra l’altro:
    • o adotta il piano d’ambito;
    • o approva la forma di gestione dei servizi in ciascun ambito distrettuale sulla base delle
      indicazioni dei rispettivi Consigli di Distretto;
    • o predispone la tariffa di base del servizio idrico integrato;
  • il Direttore Generale è l’organo amministrativo che, tra l’altro, in seguito all’approvazione del
    Comitato Esecutivo e sulla base delle proposte dei Consigli di Distretto, espleta le procedure di
    affidamento del servizio idrico integrato per ogni ambito distrettuale;
  • il Presidente ha la rappresentanza dell’EIC.

Fonte: Invitalia – Riepilogo su base nazionale degli assetti territoriali ed organizzativi dei servizi pubblici locali di rilevanza economica